INVENTARIO ENTI LOCALI

L'inventario per il Tuo Ente

L'inventario è il documento che, interessando diverse aree operative, evidenzia la consistenza del patrimonio dell'Ente tramite la valorizzazione delle sue diverse voci dell'attivo patrimoniale

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Come funziona l'inventario dell'ente locale?

L'inventario dell'ente locale è un documento contabile in cui l'ente locale deve dichiarare, per ogni anno contabile, quale sia lo stato della propria struttura patrimoniale in modo da evidenziare anche tutte le variazioni che si sono registrate rispetto all'esercizio precedente. Il compito dell'amministrazione dell'ente locale nella redazione di questo documento è quello di raccogliere, quindi, tutte le evidenze che riguardano il possesso, da parte dell'Ente, di diverse tipologie di beni, che la norma di riferimento classifica e dettaglia come segue:


  • immobilizzazioni immateriali;
  • immobilizzazioni materiali, distinte in:
    • beni demaniali;
    • beni patrimoniali indisponibili;
    • beni patrimoniali disponibili;
  • immobilizzazioni finanziarie;
  • beni mobili.

Lo scopo della redazione e dell'aggiornamento dell'inventario dell'ente locale è quello di avere un'evidenza contabile certificata sulla consistenza del patrimonio dell'ente locale e sulla sua composizione dettagliata.

Nell'inventario dell'ente locale dovranno essere evidenziate, annualmente, le variazioni nei beni patrimoniali posseduti dall'Ente, intesi come immobilizzazioni che possiamo classificare, come abbiamo detto, in immateriali, materiali e finanziarie, e come beni mobili nella disponibilità dell'ente. Nel seguito di questo articolo dettaglieremo meglio le tipologie di beni che rientrano in queste categorie contabili, ma riteniamo debba essere chiaro, fin d'ora, che la consistenza dei beni evidenziati nell'inventario dell'ente locale e la loro variazione annuale deve essere assolutamente coerente con il conto economico e con il conto del patrimonio del rendiconto.

Il fondamento legislativo su cui si basa l'esigenza di avere un inventario dell'ente locale aggiornato e sempre coerente con il resto della contabilità dell'ente locale è il decreto legislativo 118 del 2011, che ha stabilito una serie di norme sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli Enti Locali.

D'altro canto, è diventato evidente, negli anni, che per alcuni Enti l'ingente mole di lavoro necessaria per redigere tutta la documentazione richiesta dai principi di armonizzazione contabile del d.l. 118/2011 è divenuta critica, soprattutto nella fase dell'aggiornamento dell'inventario dell'ente locale.

Come si scrive l'inventario dell'ente locale?

Al momento della redazione dell'inventario dell'ente locale devono essere inseriti tutti gli elementi che costituiscono, nel loro insieme, il patrimonio dell'Ente. Dal punto di vista della struttura del documento la suddivisione è quella che abbiamo ricordato più sopra e che ora ci proponiamo di dettagliare meglio cosa contiene l'inventario dell'ente locale.

La prima voce è quella che riguarda le immobilizzazioni immateriali, tra cui possiamo ricordare, a titolo esemplificativo:


  • i costi capitalizzati o patrimonializzati che, per loro natura, hanno carattere pluriennale;
  • i diritti di brevetto industriale che, in quanto creazioni intellettuali, sono da considerarsi beni immateriali a tutti gli effetti;
  • l'avviamento, inteso come maggior valore attribuito al complesso dei beni dell'ente rispetto al loro valore contabile;
  • i diritti reali di godimento e le rendite, perpetue o temporanee, di cui l'Ente può essere beneficiario.

All'interno delle immobilizzazioni materiali, invece, mettiamo subito in risalto i beni demaniali che, per definizione, hanno carattere di bene immobile o di universalità di beni mobili. Tra questi troviamo principalmente:


  • i terreni demaniali, come spiagge,rade,lagune,foci di fiumi,parchi e simili;
  • i fabbricati demaniali, come chiese,mercati,musei,cimiteri ed immobili di interesse storico;
  • le infrastrutture,come strade,piazze,acquedotti,fontane e canali.

Vi sono poi i beni materiali patrimoniali indisponibili, come gli edifici destinati a sedi di uffici pubblici e quelli destinati ad un uso di pubblico servizio, come i teatri, gli edifici di edilizia scolastica e gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Più complessa è, invece, la definizione di beni materiali patrimoniali disponibili. Si tratta, infatti, di beni immobili che sono considerati non più strumentali e che, ai sensi delle procedure illustrate nel d.l. 112/2008, vengono inseriti nel piano delle alienazioni e delle valorizzazioni. Resta naturalmente inteso che, ai fini dell'effettiva disponibilità del bene da parte dell'Ente, deve essere considerato il rispetto di eventuali vincoli di tutela storico-artistica, architettonica, archeologica e paesaggistico-ambientale.

Per quanto riguarda le immobilizzazioni finanziarie, invece, possiamo seguire uno schema di questo tipo:


  • Partecipazioni azionarie alla proprietà di:
    • imprese controllate direttamente dall'ente pubblico:
    • imprese partecipate dall'ente
    • soggetti economici di altro tipo
  • Crediti esigibili nei confronti di:
    • altre pubbliche amministrazioni;
    • imprese controllate dall'Ente;
    • imprese partecipate;
    • altri soggetti economici.
  • Titoli di altro tipo, come le obbligazioni, purchè siano detenuti come investimenti durevoli.

La classificazione e il reperimento di tutte le informazioni che riguardano i beni mobili di un Ente è spesso il compito più oneroso nell'adempimento della redazione dell'inventario dell'ente locale. Si tratta, infatti, di un ampio insieme di beni che, ad esempio, comprende:


  • impianti e macchinari di proprietà dell'ente locale;
  • attrezzature industriali e commerciali riferibili all'ente;
  • mezzi di trasporto comunali;
  • macchine per ufficio e hardware di vario tipo;
  • mobili e arredi posseduti dall'Ente nelle sue diverse sedi e uffici;
  • infrastrutture a carattere di bene mobile.

Qual è la finalità degli inventari comunali?

Come si può evincere, la redazione e l'aggiornamento dell'inventario dell'ente locale sono operazioni che richiedono un lavoro preliminare di ricerca dei dati all'interno dell'archivio dell'ente locale che può essere anche di notevole entità. La finalità è quella di avere un quadro chiaro, dal punto di vista delle scritture contabili, del patrimonio dell'ente pubblico e avere quindi una base di dati su cui lavorare per la redazione dei restanti documenti che costituiscono il rendiconto.

Bisogna anche ricordare che, per ogni bene materiale, sia esso mobile o immobile, devono essere raccolti una serie di dati descrittivi che lo caratterizzano dal punto di vista funzionale e contabile:


  • descrizione del bene;
  • indirizzo e riferimenti catastali per i beni immobili, quantità e ubicazione per quelli mobili;
  • destinazione d'uso e relativo centro di costo;
  • categoria di ammortamento;
  • costo storico e valore attuale;
  • opere di manutenzione collegate ai beni immobili;
  • interventi per incrementare il valore per quanto riguarda i beni mobili.

Per quanto riguarda la redazione dell'inventario dei beni immobili esaminiamo la documentazione reperibile presso gli uffici comunali, il catasto, la conservatoria e la sezione regionale usi civici per procedere a queste operazioni:


  • per i beni immobili demanialiprocediamo alla loro riclassificazione con tutte le informazioni necessarie ai sensi del d.l. 118/2011 Allegato 4/3 e vi diamo supporto nella compilazione e nella verifica dei registri di consistenza di fabbricati, terreni e infrastrutture;
  • riclassifichiamo anche, con lo stesso criterio, i beni immobili patrimoniali e redigiamo i corrispondenti registri di consistenza;
  • rileviamo la consistenza dei beni mobili a partire da mandati, fatture, delibere e determine di acquisto relativi ad un arco temporale che consente l'individuazione di tutti i beni comunali di cui non si sia ancora concluso il periodo di ammortamento;
  • classifichiamo tutti i beni di proprietà dell'Ente in base alle categorie previste dalle norme vigenti, ripartendoli tra i relativi centri di costo;
  • procediamo infine a inventariare e a valorizzare tutte le immobilizzazioni finanziare dell'Ente, procedendo anche analogamente con le immobilizzazioni immateriali.

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Cosa offre il nostro servizio?

  • Redazione dell'inventario dei beni immobili:
    • Beni immobili demaniali: Inventario dettagliato con descrizione, destinazione per centro di costo o servizio, valorizzazione e redazione dei registri di consistenza.
    • Beni immobili patrimoniali: Inventario dettagliato con descrizione, destinazione per centro di costo o servizio, valorizzazione e redazione dei registri di consistenza.
  • d
  • Beni mobili:
    • Rilevazione documentale: Analisi dei documenti contabili (mandati e fatture), delle delibere e delle determine di acquisto.
    • Rilevazione visiva: Verifica visiva dei beni di proprietà dell'Ente.
  • Classificazione dei beni: Secondo le categorie stabilite dalla normativa e assegnazione ai centri di costo individuati all'interno dell'Ente.
  • Inventariazione e valorizzazione: Delle immobilizzazioni finanziarie e immateriali.
  • Codifica delle voci: Secondo il Piano dei Conti Integrato.
INVENTARIO IN 3 PASSI

Come si sviluppa il servizio

Icona del primo step di formazione 1

Supporto all'Ente per la raccolta dei dati e delle informazioni propedeutiche alla procedura

Icona del primo step di formazione 2

Elaborazione dell'inventario dell'ente locale

Icona del primo step di formazione 3

Supporto consulenziale nelle fasi procedurali per l'approvazione del modello allegato al Rendiconto della gestione

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Cosa dicono del servizio

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Servizio
ARGENTO
A partire da €250,00
invece di €350,00
  • Redazione dell'inventario dei beni immobili (sulla base della documentazione reperibile presso gli uffici comunali, catasto, conservatoria e sezione regionale usi civici) suddivisi in beni immobili demaniali e beni immobili patrimoniali.
  • Redazione dell'inventario dei beni mobili.
  • Inventariazione e valorizzazione delle immobilizzazioni finanziarie e immateriali.
  • Codifica delle voci secondo il Piano dei Conti Integrato
  • Elaborazione dell'inventario sulla base della documentazione fornita dall'ente.
  • Redazione dell'inventario dei beni mobili.
  • Caricamento dell'inventario sul software di gestione utilizzato dall'ente.
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ORO
A partire da €800,00
invece di €900,00
  • Redazione dell'inventario dei beni immobili (sulla base della documentazione reperibile presso gli uffici comunali, catasto, conservatoria e sezione regionale usi civici) suddivisi in beni immobili demaniali e beni immobili patrimoniali.
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  • Caricamento dell'inventario sul software di gestione utilizzato dall'ente.
  • Elaborazione dell'inventario sulla base della documentazione reperibile presso catasto, sezione regionale usi civici e banche dati esterne.
  • Rilevazione dei beni mobili tramite sopralluogo fisico presso l'ente.
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PLATINO
A partire da €1.200,00
invece di €1.400,00
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  • Rilevazione dei beni mobili tramite sopralluogo fisico presso l'ente.
  • Stampa di un numero adeguato di etichette in base alle necessità dell'Ente.
  • Etichettatura di tutti i beni mobili di proprietà dell'Ente.
  • Aggiornamento annuale di mantenimento dell'impianto inventariale
  • Formazione dedicata tramite incontri e volumi di approfondimento.
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Domande frequenti

Quali beni devono essere inventariati?

Sono soggetti ad essere inventariati tutti i beni mobili ed immobili, comprese anche le immobilizzazioni immateriali e finanziarie. .

Quali sono i beni non inventariabili?

>Beni normalmente non inventariabili (cancelleria, materiale didattico, valori bollati, gadgets relativi ad eventi, ecc.).

Qual è la finalità degli inventari?

L'inventario comunale è un documento contabile in cui l'ente locale deve dichiarare, per ogni anno contabile, quale sia lo stato della propria struttura patrimoniale in modo da evidenziare anche tutte le variazioni che si sono registrate rispetto all'esercizio precedente..

Perché è importante tenere gli inventari aggiornati?

L'aggiornamento dell'inventario è un adempimento di legge, è operazione alla base della tenuta della contabilità economico patrimoniale, è attività propedeutica alla redazione dello stato patrimoniale e consente il monitoraggio e la razionale gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare degli Enti.

Da cosa è composto, nello specifico, un inventario di un ente locale?

Il processo di armonizzazione contabile, così come previsto dal D.Lgs. 118/2011, ha dato il via a un rinnovamento che ha ridestato l'interesse verso l'inventario comunale. Agli enti locali è infatti richiesta la produzione di una serie di documenti che certifichino il proprio stato patrimoniale e ne evidenzino le variazioni annuali in modo accurato. L'inventario dell'ente locale dovrà quindi essere aggiornato e coerente con la contabilità dell'ente e le sue voci dovranno essere correttamente codificate al fine di permettere una perfetta integrazione con il Conto Economico e il Conto del Patrimonio.

Quando deve essere presentato l'inventario comunale?

L'inventario comunale accompagna il rendiconto d'esercizio. Il termine riconosciuto dalla normativa come scadenza del rendiconto è, al netto di eventuali proroghe, il 30 aprile. Entro questa data, in realtà prima a seconda dei giorni di deposito del rendiconto previsti, l'inventario dell'ente dovrà essere aggiornato e trovare corrispondenza all'interno della contabilità economico patrimoniale, qualora la stessa sia adottata.

Quando si Inventaria un bene?

I beni sono oggetto di inventariazione in seguito ad acquisto, costruzione, donazione o altro e sono oggetto di cancellazione dall'inventario nel momento in cui cessano di far parte del patrimonio dell'Ente in seguito a vendita, distruzione, perdita, cessione o sottrazione o altro.

Hai altre domande? Abbiamo le risposte! Invia una mail a
moc.oduagisoiduts@ivitneverp